Piscina ecosostenibile

Quali valori sono da misurare nell’acqua di una piscina

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I valori dell’acqua di una piscina sono fondamentali per salvaguardarne la trasparenza e per proteggere i bagnanti da irritazioni alla pelle. Ecco perché devi ricordarti di monitorare con costanza ciascun parametro e, nel caso fosse al di fuori del range ottimale, provvedere a correggerlo utilizzando specifici prodotti.

I parametri da tenere sotto controllo sono tre:

TH – Total Hardness –

È la Durezza Totale dell’acqua ed è data dalla densità dei sali di calcio e di magnesio. Di solito si tratta di particelle solubili, ma a causa dell’evaporazione e del riscaldamento, possono precipitare sul fondo della struttura formando depositi di calcare. Il TH si misura in gradi francesi (°f ), un grado indica 10 mg di carbonato di calcio per litro di acqua. Questo valore dovrebbe aggirarsi intorno ai 20°f, pari a 20 kg di calcare ogni 100 mc. Se il TH è più alto, allora si formano i depositi e la piscina diventa il luogo ideale per la proliferazione di alghe. Al contrario un TH basso fa diventare l’acqua aggressiva intaccando e corrodendo il rivestimento interno. Per regolare la Durezza Totale serve un prodotto anticalcare.

TAC -Titolo Alcalimetrico Completo –

Il tac è l’Alcalinità Totale: vuol dire la capacità dell’acqua di opporre resistenza a cambiamenti del pH. In altre parole, determina la stabilità del pH. Anche il TAC, come il TH, si misura in gradi francesi.

Il valore ottimale di questo parametro si aggira tra 100 e 250 mg/l. Se il TAC è al di sotto degli 80 mg/l, indica un pH molto instabile e un’acqua parecchio aggressiva. Al contrario, se il TAC supera i 250 mg/l, indica un pH troppo stabile. Anche in questo caso non va bene, e quindi bisogna agire dosando costantemente i chimici.

pH – Potenziale Idrogeno –

Il pH è sicuramente il parametro più conosciuto e definisce il grado di acidità o alcalinità dell’acqua. In un impianto, il pH dovrebbe sempre aggirarsi intorno a 7.2 e 7.4, ovvero lo stesso pH degli occhi e della pelle, per non provocare irritazioni alle mucose. Se il pH è uguale a 7.2, si dice che l’acqua è neutra e in termini tecnici vuol dire che non deposita, né dissolve particelle di carbonato di calcio.

Un pH neutro è importante anche per l’efficacia dei chimici, il cloro è più attivo e disinfetta meglio la struttura. Per mantenere costante il pH ci sono appositi prodotti regolatori.

Il cloro

Sebbene non sia un valore dell’acqua, ci sembra giusto citare il cloro in quanto è il disinfettante più diffuso e utilizzato per la sterilizzazione dell’impianto. Esiste sia nella variante in pastiglie che in polvere. Le quantità necessarie a mantenere una corretta igiene in piscina sono riportate sulla confezione. Se l’acqua è particolarmente sporca, puoi procedere con un trattamento shock, ovvero aggiungere una dose massiccia di disinfettante. Dopo una clorazione d’urto ricordati sempre di verificare la quantità di cloro libero attivo nella vasca che non deve mai superare 1,00 ppm.

Oltre a tenere sotto controllo i parametri della piscina e a regolarli con i chimici, è importante provvedere a filtrare l’acqua con frequenza al fine di eliminare anche le particelle più piccole. Filtrazione e disinfezione vanno a braccetto in una piscina, entrambe svolgono un ruolo fondamentale per salvaguardare l’igiene dell’impianto. Ricordati, quindi, di dedicarti con costanza alla pulizia della struttura per garantire una balneazione sicura a te e ai tuoi cari. Per maggiori informazioni, contatta il rivenditore Rete Piscine più vicino a te.