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Normative che regolano la costruzione delle piscine interrate

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Le piscine interrate sono il top della gamma, quanto di meglio puoi decidere di istallare in fatto di strutture nel tuo giardino di casa. Oltre ad essere funzionali e di grande impatto estetico, sono il luogo ideale per trascorrere momenti di spensierato relax assieme alla tua famiglia.

Oggi, puoi finalmente realizzare il tuo sogno e istallare una piscina interrata di ottima fattura ad un prezzo contenuto. Le moderne tecnologie e i materiali all’avanguardia hanno ridotto i costi di costruzione e istallazione, mantenendo intatta la qualità. È il caso delle piscine in acciaio, resistenti e d’impatto, che si montano in tempi brevi e si adattano ad ogni tipologia di terreno. Sei pronto, dunque, per costruire una struttura nel tuo giardino di casa?

Prima, però, chiariamo qualche dubbio che si pongono le persone che si rivolgono a Rete Piscine per costruire la loro struttura.

Quali permessi sono necessari prima di iniziare i lavori di costruzione di una piscina interrata?

La piscina interrata è considerata a tutti gli effetti parte integrante dell’abitazione e, come tale, gode di diritti – le agevolazioni fiscali sulla ristrutturazione prolungate per tutto il 2016 – e doveri, appunto la richiesta di eventuali concessioni e permessi. Indaghiamo più a fondo.

La Cassazione Penale stabilisce che: “costituiscono lavori di costruzione edilizia per i quali occorre la concessione non soltanto quelli di realizzazione di manufatti che si elevano al di sopra del suolo, ma anche quelli in tutto o in parte interrati e che comunque trasformino durevolmente l’area impegnata dai lavori stessi.” (Cassazione Penale Sez. III, 29 novembre 2000, n. 12288).

Per fortuna non sempre è necessario richiedere un permesso. Negli ultimi anni sono entrati in vigore una serie di regolamenti tra cui la Legge 1990, n°142 con l’obiettivo di snellire le procedure burocratiche. Oggi, il permesso per costruire è necessario solo se l’opera da realizzare supera del 20% il volume dell’edificio principale e nel caso in cui l’intervento non sia catalogato come intervento di nuova costruzione. Per i lavori che non rientrano in queste due fattispecie il proprietario deve, invece, richiedere la D.I.A., ovvero la Denuncia di Inizio Attività. Se hai dei dubbi a riguardo, il consiglio è di rivolgerti sempre ad un professionista. Un geometra preparato può informarsi e presentare i documenti agli uffici tecnici di competenza sollevandoti dall’incombenza.

Con una piscina interrata in giardino pago più tasse?

L’altro grande timore che frena chi desidera costruire una piscina interrata è la paura di dover pagare più tasse. Non è così. Per pagare una maggiorazione sull’Ici e sull’Irpef, la tua casa deve essere considerata di lusso. Affinché un’abitazione passi di categoria devono sussistere almeno cinque di una lunga lista di requisiti indicati dal DM 1072/1969. Tra questi, è specificato che una piscina deve avere una superficie superiore agli 80 mq. Altri requisiti da tenere in considerazione sono una superficie abitabile maggiore a 160 mq, presenza di rifiniture particolarmente pregiate come stucchi alle pareti, presenza di montacarichi o ascensori, la scelta di materiali preziosi per la realizzazione di scale, porte e serramenti, la presenza di un campo da tennis. Come vedi è davvero difficile che istallando una piscina interrata la tua abitazione venga catalogata come casa di lusso.

In ogni casi, se hai dei dubbi, la cosa migliore da fare è di rivolgersi sempre ad un professionista, come un geometra o un architetto, che sicuramente saprà rispondere a tutte le tue domande e si occuperà del disbrigo delle faccende burocratiche.